Pianta di pomodoro a portamento indeterminato, mediamente vigorosa e ad elevata produttività.
I pomodori sono ovaleggianti e del peso medio di circa 30 gr., sono caratterizzati da un eccezionale carattere di dolcezza e sapidità abbinato ad una eccellente consistenza e tenuta post-raccolta.
Anche il colore rosso intenso e brillante concorre a rendere il vesuviano anche denominato Piccadilly particolarmente attraente per il consumatore, in un territorio ricco di varie tipologie di terreno e climatiche come quello campano le varianti di questo pomodoro sono molte.
Può essere raccolto a grappolo rosso o a frutto singolo. Il Piccadilly è molto apprezzato in cucina perché rende molto facile la preparazione di salse, in quanto può essere frullato o passato con tutta la buccia, molto sottile e poco invadente.
Informazioni nutrizionali: contiene licopene, antiossidante naturale che neutralizza i radicali liberi.
Per la Coltivazione vi consiglio il trapianto in pieno campo da marzo a luglio e in serra da settembre a febbraio. Il clima ideale per il trapianto del pomodoro Piccadilly è quello temperato-caldo.
Preparare un terreno profondo, fertile e fresco. Le piante vanno legate a dei sostegni o tutori in legno o canna. Effettuare una cimatura in modo da non farla sviluppare troppo in altezza, anticipare e favorire la maturazione dei pomodori.
Asportare tutti i germogli ascellari per rinforzare i palchi laterali. L’irrigazione è fondamentale, cercare di non bagnare le foglie per evitare l’attacco di malattie fungine.
Distanza di trapianto: cm 80-100 circa tra le fila, cm 35-40 circa nella stessa fila.
Accendiamo lo stereo e con il giusto suond andiamo analizzare 5 possibili ricette ed a provarne una:
Entrée: Consommé tiepido di vesuviano con crostini speziati
Antipasto: crostini di pizza con Piccadilly confit e fior di latte di agerola
Primo: Spaghetti al pomodoro
Secondo: Insalata ortolana calda e fredda
Dolce: Mousse di pomodoro con crema di ricotta, aceto balsamico e basilico
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